L’impianto dentale rappresenta oggi la soluzione più stabile e duratura per sostituire denti mancanti, ripristinare funzionalità masticatoria ed estetica del sorriso. Una delle domande più frequenti tra i pazienti è: “quanto dura un impianto dentale?”.
La risposta dipende da diversi fattori, tra cui materiali, tecnica chirurgica, salute generale del paziente e cura post-operatoria.

Che cos’è un impianto dentale
Un impianto dentale è una radice artificiale in titanio o ceramica inserita nell’osso mascellare o mandibolare, su cui viene fissata una corona o un ponte dentale. L’implantologia dentale moderna permette di sostituire singoli denti o intere arcate con risultati estetici e funzionali molto vicini ai denti naturali.
Come funziona l’impianto dentale
L’inserimento di un impianto dentale prevede alcune fasi:
- Visita preliminare e diagnostica: radiografie o TAC per valutare la quantità di osso disponibile.
- Inserimento chirurgico dell’impianto: l’impianto viene posizionato nell’osso e lasciato guarire tramite osteointegrazione (l’impianto si integra con l’osso).
- Posizionamento della corona: dopo qualche mese, una volta completata l’integrazione, si applica la protesi definitiva.
In alcuni casi è possibile optare per impianti a carico immediato, che consentono di avere una corona provvisoria subito dopo l’inserimento dell’impianto.
Tipologie di impianti dentali
Esistono diverse tipologie di impianti dentali, scelte in base alla struttura ossea e alle esigenze del paziente:
- Impianti endossei: inseriti direttamente nell’osso, sono i più comuni.
- Mini impianti: di diametro ridotto, indicati in caso di spessore osseo limitato.
- Impianti zigomatici: utilizzati quando l’osso mascellare superiore è molto ridotto.
La scelta dell’impianto giusto influisce sulla durata complessiva e sul successo dell’intervento.
Quanto dura un impianto dentale
Gli impianti dentali sono progettati per durare molti anni, spesso 20-25 anni o più, se mantenuti correttamente. La durata dipende da:
- Igiene orale: pulizia quotidiana e controlli regolari dal dentista.
- Qualità dell’impianto e della corona: materiali di alta qualità riducono rischi di usura o fratture.
- Salute dell’osso e gengive: osteoporosi, parodontite o altre condizioni possono ridurre la durata.
- Abitudini del paziente: fumo, bruxismo e dieta influenzano l’integrità dell’impianto.
Con una corretta manutenzione, gli impianti dentali possono durare quanto un dente naturale.
Rischi e controindicazioni
Non tutti i pazienti sono candidati ideali per un impianto dentale. Alcune condizioni che possono limitare l’intervento includono:
- Patologie sistemiche non controllate (diabete scompensato, osteoporosi grave).
- Fumo intenso o abuso di alcol.
- Infezioni gengivali attive o scarsa qualità ossea.
Il rischio di rigetto è basso, ma può verificarsi in presenza di scarsa igiene orale o traumi post-operatori. Una valutazione accurata del dentista riduce significativamente ogni complicazione.
Cosa fare dopo un impianto dentale
Per garantire la massima durata, presso Centro Brunelleschi indichiamo ai pazienti le seguenti linee guida post-operatorie:
- Evitare cibi duri o caldi per i primi giorni.
- Utilizzare spazzolino morbido e filo interdentale specifico.
- Effettuare controlli regolari ogni 6 mesi.
- Seguire le indicazioni del dentista su antibiotici o antidolorifici, se prescritti.
In caso di fastidio o mobilità dell’impianto, è importante contattare immediatamente il dentista.
Conclusione: Durata impianto dentale
Sapere quando dura un impianto dentale aiuta a pianificare trattamenti e prevenire complicazioni. Con materiali di qualità, tecniche moderne e corretta manutenzione, un impianto dentale può garantire un sorriso funzionale e stabile per decenni.
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